IL POPOLO NON HA IL PANE

TITOLO
Il popolo non ha il pane? Diamogli le briosche

REGIA
Filippo Timi e Stefania De Sanctis

CAST
Filippo Timi, Lucia Mascino, Luca Pignagnoli, Marina Rocco, Paola Fresa

ANNO
2009

PRODUZIONE
Santo Rocco e Garrincha in collaborazione con Nuovo Teatro Nuovo di Napoli, Artedanza E20, Teatro Stabile dell’Umbria

INFORMAZIONI
Un poveraccio quando esce fuori di testa si sente RE, un RE quando impazzisce che cosa si può mai immaginare di essere? Un ragazzino viziato… che probabilmente se avesse mai sbirciato nella camera dei genitori, li avrebbe trovati a fare le orge con le fattucchiere di corte e i soldati in divisa… un ragazzino viziato che d’improvviso si sveglia nella notte… inizia a ridere e demolire il mondo… esasperando i meccanismi di potere, desiderio… e brama…. che regolano la natura violenta dell’uomo. Lui, il delfino del re, dalla vetta della piramide, come un giullare, pezzo per pezzo, comincia a smontare, mattone su mattone, la piramide stessa… crollando con essa… “Ed ecco che una notte un’immagine m’arriva furente al cuore. Se io avessi coscienza del mondo… la netta percezione che tutto quello che accade è solo un’eterna ripetizione… mi verrebbe da ridere, amare con la stessa leggerezza di chi calpesta un fiore… uccidere con la stessa frivolezza… violentare con la medesima noncuranza… ma… gli effetti delle azioni si imprimono nella memoria del cuore e nella carne dell’anima… ed ecco che l’abisso arriva alla gola.” Di fronte alla realtà, di fronte a certi irrimediabili eventi, la morte, la perdita di un amore… il cuore e il cervello impazziscono, hanno bisogno di trovare fughe e nuove logiche per non soffrire così tanto. Ridere, è la risposta della coscienza alla tragedia? Ridere il pianto. Ridere la morte. Ridere l’abbandono. Ridere il tradimento. Ridere la follia. Ogni sentimento ha una bocca, e io voglio far ridere la bocca dei sentimenti! Ogni vita è lo specchio della vita. Guardati, disse un giorno Amleto ad Ofelia, guardati in me… come fai a non ridere di te?Insomma, Una commedia. Tra potere, oblio, frivolezze e pazzia.