E lasciamole cadere queste stelle
TITOLO
E lasciamole cadere queste stelle
AUTORE
Filippo Timi
EDITORE
Fandango
ANNO
2007
QUARTA DI COPERTINA
“Ma perché le donne? Dopo un libro autobiografico ho pensato di voler scrivere qualcosa che fosse lontano da me e ho immaginato di scappare nella terra più distante. Mi sono accorto subito che non solo le parole suonavano un’altra musica ma anche la struttura era un’altra cosa. Era come un profumo, stare appesi eppure ancora vivi, la rinuncia non come sottrazione ma come regalo, offrire qualcosa di sé senza pretendere nulla in cambio, riconoscere il mostro dentro di noi. Mi sono trovato in mezzo a un temporale e per la prima volta la pelle reclamava quest’acqua. Perché quando si parla di sensibilità non si è più né maschi né femmine ma bambini. E ogni sillaba è cavata dalla bocca del cuore.” Nella narrazione di E lasciamole cadere queste stelle, il nuovo libro di Filippo Timi, protagonisti sono gli stati d’animo delle donne chiamate per nome, che compongono Femminario; l’autore che svela se stesso in Al presente; le vittime e i cani bastardi in Nero; l’ombra delle Notti; l’incanto e il disincanto delle Prime volte; la passione che sale in cattedra in Filosofia dell’amore; il tradimento di avere Nel petto due cuori; il teatro della fine negli Occhi chiusi del cielo; lo sbandamento del pudore in Carosello. E le dichiarazioni d’amore da lui a lei, a lui, di nuovo a lei, per tutte quelle volte che si è rimasti senza voce davanti al desiderio.
“La privazione è la massima espressione del piacere? Non lo so ma le stelle cadono e qualcuno arriverà quaggiù”