WOYZECK
TITOLO
Woyzeck
REGIA
Giorgio Barberio Corsetti
CAST
Filippo Timi, Lucia Mascino, Nicola Alcozer, Ruggero Cara, Giovanni Franzoni
ANNO
2001
INFORMAZIONI
Il Woyzeck è lo stagno scuro dove si torna per nascondere il coltello insanguinato del crimine, sempre più in fondo, sempre più giù. Quando non si ha più niente, resta solo la passione e anche quella può essere portata via, distrutta, allora si uccide l’oggetto della passione per uccidere se stessi. Woyzeck è il ”corpo moderno”, manipolato, assoggettato. E l’altra parte di sé, Maria, si dà via per una sciocchezza, il luccichio di un paio di orecchini, apparire bella in una festa, un uomo vigoroso. E tutto è perduto, non resta niente se non il buio profondo di uno stagno nero, delle macchie di sangue da cancellare. E il piccolo figlio di Woyzeck e Maria è portato via a cavalluccio sulle spalle di un idiota ridente. Si aggirano figure, personaggi: il Capitano, ipocondriaco rinchiuso nella sua paura del tempo, aggrappato alla morale come unico elemento solido nel fluire instancabile dei secondi, minuti, ore. Il Medico, sinistro, morboso, cinico sperimentatore su cavie viventi. Fiere, feste, imbonitori, artigiani aprono porte secondarie nei lunghi corridoi bui della passione di Woyzeck, squarci di luce che entrano ad illuminare la storia e ne mostrano i segreti, innalzando fino a Dio il grido soffocato del soldato. La natura è contaminata, la terra è vuota sotto, scavata dalle voci e dai complotti, il sole parla, insegue, i funghi con le loro forme fatali sono codici di un linguaggio segreto, misterioso e minaccioso. L’opera è disseminata di segni, che ci portano con Woyzeck verso la tragedia ineluttabile. Le parole sono scolpite sulle pietre miliari di questa via dolorosa. Le parole di una poesia violenta e concentrata come coltellate, preparano al sangue, ci immettono nella mente febbrile di Woyzeck e noi corriamo con lui, inseguendo il tempo, alla ricerca disperata di denaro. Il denaro serve per mantenere in vita un luogo proprio, quello di Maria e del bambino, un luogo segreto e di quiete, che però è destinato ad essere violato e distrutto. Gli attori sono cinque, quattro uomini e una donna, immersi in una febbre di violenza fisica e verbale, seminudi sulla scena, come appena usciti dal buio dello stagno si affrontano fisicamente e verbalmente, in una tensione continua che esplode nella fiera ed al ballo, punteggiata dalla corsa di Woyzeck contro il tempo. Un attore è Woyzeck, gli altri quattro si infilano un pezzo di costume e diventano di volta in volta tutti gli altri personaggi. La musica originale è composta a partire dal lavoro dell’insieme, quasi scritta sui corpi degli attori.
GIORGIO BARBERIO CORSETTI