Fabio Mauri, Ritratto a luce solida
TITOLO Fabio Mauri, Ritratto a luce solida
REGIA
Andrea Bettinetti
CAST
Filippo Timi (voce narrante) e contributi (tra gli altri) dell’artista Jannis Kounellis, dello scrittore Furio Colombo, della compagna Piera Leonetti, del fratello Achille Mauri, e di Laura Cherubini, co-curatrice della mostra la MADRE.
ANNO
2016
INFORMAZIONI
Il documentario (durata: 52 minuti), diretto da Andrea Bettinetti e prodotto da Good Day Films di Michele Bongiorno, in collaborazione con Studio Fabio Mauri con il contributo del museo MADRE e Aliante Partners, racconta la figura e il percorso artistico e intellettuale di Fabio Mauri, magistrale esponente delle neo-avanguardie della seconda metà del XX secolo che lo impone fra i più autorevoli artisti contemporanei a livello internazionale. Il documentario procede dagli Schermi, dalle opere sul cinema e sulla proiezione, per attraversare le grandi azioni performative e le installazioni sul tema dell’ideologia, come Ebrea e Cos’è il Fascismo, fino a delineare una visione più intima della personalità di questo grande artista, con i suoi dubbi, la sua ricerca di spiritualità e moralità, la sua passione per l’insegnamento, i giovani e la politica. Un’occasione unica per poter osservare da vicino le opere di Mauri che, ad una ad una, vengono estratte dai depositi, svelate, esaminate, preparate, per poi essere trasportate e allestite nelle sale dello storico Palazzo Donnaregina di Napoli, sede del museo campano di arte contemporanea che gli ha dedicato la più grande mostra monografica degli ultimi venti anni, Retrospettiva a luce solida, giudicata dalla rivista e sito web Artribune “la migliore mostra italiana del 2016”.
Lungo questo percorso di ricerca e di vita commentano e raccontano la figura e la pratica dell’artista colleghi, collaboratori e amici, fra cui la curatrice Carolyn Christov-Bakargiev, l’artista Jannis Kounellis, lo scrittore Furio Colombo, la compagna Piera Leonetti, il fratello Achille Mauri, e Laura Cherubini, co-curatrice della mostra la MADRE. Le loro testimonianze si vanno ad intrecciare con quelle degli assistenti storici dell’artista, che oggi animano il lavoro quotidiano dello Studio Fabio Mauri. Parole che contribuiscono a svelare la metodologia di Mauri, la sua appassionata precisione, ma anche gli aspetti più connessi al lavoro quotidiano e il profilo umano dell’artista. Inoltre, il documentario raggiunge artisti di fama internazionale, quali Paul McCarthy, il quale esprime il suo pensiero sull’importanza e l’attualità dell’opera di Mauri, e curatori di musei internazionali come Udo Kittelmann della Nationalgalerie di Berlino, Okwi Enwezor della Haus der Kunst di Monaco e Kerry Brougher direttore della Academy Motion Picture of Arts and Sciences di Los Angeles.